Tanti doni di Natale… e altro ancora…

… e perché siete stati buoni… enormi regali sotto l’Albero di Natale!!!

Dicembre è un mese davvero particolare, se si vuole si può persino dire… magico, ed è per questo che vi vorrei riempire gli occhi di regali favolosi; sapete… come quando si passa davanti alle vetrine illuminate da sfavillanti lucine e non avete idea di cosa guardare perché tutto è bellissimo e meraviglioso!!!

E per aiutarmi a lasciarvi a bocca aperta dalla meraviglia, non potevo far altro che chiedere aiuto al mio amico Nicola e ai suoi favolosi scatti fotografici… sono davvero certa che apprezzerete tantissimo anche voi… ed ora Signore e Signori, sedetevi, rilassatevi e lasciatevi catturare dalla bellezza di queste immagini, e che… lo spettacolo abbia inizio!!!


NGC2264 Christmas Tree
L’immagine mostra NGC2264 il brillante ammasso aperto circondato da un grande sistema di nebulosità diffuse, all’interno della costellazione dell’Unicorno; la sua interessante caratteristica è che assomiglia ad un albero di Natale. Credit: Nicola Beltraminelli

Siamo a circa 2700 anni luce dalla Terra nella costellazione del Monoceros o Unicorno se volete, ed è proprio qui nell’ammasso NGC 2264, chiamato dell’albero di Natale che troviamo la stella variabile S Monocerotis “il tronco dell’albero”, mentre la stella variabile V429 Monocerotis ne rappresenta la sommità. Poco distante “dall’Albero di Natale”, troviamo la Nebulosa Pelliccia di Volpe, guardatele il muso, le orecchiette… la vedete… la sulla vostra destra? È una regione H IIUna regione H II è una nebulosa a emissione associata a stelle giovani, blu e calde. H II è il termine che indica l’idrogeno ionizzato, e le regioni H II sono nubi di gas ionizzato dalla radiazione ultravioletta emessa dalle stelle giovani., guardate i bellissimi colori accesi, questa Nebulosa contiene enormi quantità di polvere e gas interstellari, che vengono illuminati dalle giovani e massicce stelle che si stanno formando all’interno delle spesse nubi.

Il bagliore rosso è il risultato dell’idrogeno gassoso stimolato a emettere la propria luce dalla forte radiazione ultravioletta delle giovani e massicce stelle blu calde dell’ammasso. Le aree blu della nebulosa sono composte principalmente da nubi di polvere che riflettono la luce blu delle giovani stelle… Bellissima foto vero?

Ma ora passiamo ad un’altra straordinaria immagine, la Williamina’s Fleming Wisp… non ci sono proprio parole per descriverla, per cui… lascio a voi l’esplorazione…


P Triangle, Williamina Fleming,
L’immagine mostra la nube in espansione della Williamina’s Fleming Wisp, con il suo vicinato NGC 6974 e NGC 6979. Credit: Nicola Beltraminelli

Guardate la magnificenza di questi caotici e aggrovigliati filamenti di gasCome potete ben notare, i filamenti sono notevolmente ben separati nel bagliore degli atomi di idrogeno ionizzato mostrato in rosso e dell’ossigeno in tonalità blu., che si estendono nel cielo del pianeta Terra verso la costellazione del Cygnus come parte della Nebulosa Velo. La Nebulosa Velo è un grande residuo di supernova, una nube in espansione nata dall’esplosione di una stella massiccia; pensate che la luce dell’esplosione di questa stella ha probabilmente raggiunto la Terra oltre 5.000 anni fa. Conosciuta anche come Cygnus Loop e catalogata come NGC 6979, la Nebulosa Velo si estende per circa 6 volte il diametro apparente della Luna piena. La lunghezza del velo corrisponde a circa 30 anni luce, data la sua distanza stimata di 2.400 anni luce. Spesso identificata come fuoco fatuo triangolare di Fleming, in onore della sua scopritrice, l’astronoma Williamina Fleming. Vi ricordate le nostre astronome nascoste sotto la polvere?… Ecco lei è una di queste…

E siccome questo articolo deve essere pieno di regali… perché non raccontarvi anche di questa nostra bellissima studiosa? Williamina Paton Stevens Fleming15 maggio 1857-21 maggio 1911 astronoma scozzese. La storia di questa donna non è stata molto semplice, era una madre single assunta dal direttore dell’Osservatorio dell’Harvard College per aiutarlo nella classificazione fotografica degli spettri stellari. Contribuì a sviluppare un sistema comune di designazione delle stelle e ne catalogò più di diecimila, insieme a 59 nebulose gassose, oltre 310 stelle variabili, 10 novae e altri fenomeni astronomici. Tra i numerosi risultati della sua carriera che hanno fatto progredire l’astronomia, Fleming è nota per la sua scoperta della Nebulosa Testa di Cavallo nel 1888.

Lo so che state fremendo per vedere la prossima foto, siamo a 1630 anni luce di distanza dalla Terra, e questa nebulosa siglata dai nostri astronomi IC 405, si trova una bellissima stella di quinta magnitudine che ha nome AE Aurigae, questa è una stella variabile e un po’ stranina, perché si tratterebbe di una delle stelle cosiddette “fuggitive”, perché sono nate nella regione della Nebulosa di Orione circa 2.7 milioni di anni fa, dove facevano parte di un sistema stellare e da lì sono state espulse dall’instabilità gravitazionale, disperdendosi nella Via Lattea.


IC 405 Nicola Beltraminelli
L’immagine mostra l’IC 405. Credit: Nicola Beltraminelli

IC 405 brilla per la radiazione ricevuta da AE Aurigae, che ionizza i suoi gas e le conferisce un colore rosso arancio; le chiazze blu sono invece dovute alla riflessione della stella sulle polveri oscure.

Il nome di questa stella… Flaming Star deriva dall’astronomo e astrofotografo tedesco Max Wolf1863-1932.. Wolf trovò la nebulosa mentre fotografava la Nova Aurigae nel 1891, e la descrisse come “corpo ardente da cui sembrano sprigionarsi, come gigantesche prominenze, diverse enormi fiamme ricurve”. Dai ritornate a guardare la bellissima foto!!!!

… Adesso mi serve tutta la vostra fantasia, che cosa ci vedete?? Devo dire che io ci vedo un’animale dal portamento fiero, guardate che canini acuminati, ed ecco a voi… il Re della Savana nel momento del ruggito, lo so, la mia fantasia è immensa ma questa grande nebulosa si trova proprio sul bordo meridionale della costellazione del Cefeo a poca distanza dal confine con la Lucertola, lungo il piano della Via Lattea.


Sh2-132 the Lion nebula
L’immagine mostra la Sh2-132 chiamata anche the Lion Nebula. Credit: Nicola Beltraminelli

Il suo nome è Sh2-132 la Nebulosa del Leone, si trova a 10.400 anni luce dalla Terra ed è situata all’interno del Braccio di Perseo.

Le stelle all’interno, sono molto calde e massicce e ci sono anche 2 stelle di Wolf Rayet, note come HD 211564 e HD 211853Quest’ultima anche con la sigla WR 153. inoltre si ritiene che nella nebulosa si siano verificati in passato processi di formazione stellare a catena; attualmente questi processi sembrano essere sospesi, poiché non vi sono prove di attività recente.

Eh lo so, le fotografie vi sono piaciute tantissimo, le ho trovate splendide anch’io… ma state brontolando?? Ah ho capito, lo fate perché siamo arrivati alla fine di questo articolo, ma non dovete disperare come sempre ce ne saranno altri con altre foto che il nostro Nicola ci regalerà presto… dovete però avere un pochino di pazienza e darci il tempo a lui di scattarle e a me di scrivere gli articoli. Allora alla prossima volta, e riguardatevi ancora questi bellissimi doni di Natale!!!

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