Venere, il secondo pianeta del Sistema Solare

… Venere il “pianeta gemello”

Eccovi, siete pronti per una nuova esplorazione dello spazio?

Oggi vi vorrei portare su un bellissimo pianeta, Il suo nome deriva dalla dea romana dell’amore e della bellezza, e di solito lo chiamano il “Pianeta gemello” della Terra a causa delle loro dimensioni simili; sinceramente, a me piace considerarlo il “gemello cattivo” e dopo vi spiegherò il motivo. Ma mentre la Terra è un pianeta ospitale per la vita, Venere è uno dei luoghi più inospitali del Sistema Solare, infatti ci sono parecchie differenze col nostro pianeta: per esempio la mancanza di una vera e propria geologia attiva, la presenza di piastre tettoniche che causano la formazione di catene montuose e faglie come quelli che abbiamo sulla Terra.

Come vi dicevo prima, Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare, dopo Mercurio, e dista dal Sole in media 108 milioni di km. È il pianeta più vicino a noi, ma la distanza media tra Venere e la Terra varia a seconda delle loro posizioni relative lungo le rispettive orbite intorno al Sole, circa 41 milioni di chilometri. Tuttavia, a causa dell’ellitticità delle loro orbite, questa separazione può variare da un minimo di circa 38 milioni di chilometri (durante la sua opposizione) a un massimo di circa 261 milioni di chilometri (durante la congiunzione inferiore).


Venere, Venus e le sue particolarità
L’immagine è stata prodotta dal progetto Solar System Visualization e dal team scientifico di Magellano presso il JPL Multimission Image Processing Laboratory ed è un singolo fotogramma. Credit: NASA, JPL

Caratteristiche fisiche

Venere ha un diametro di circa 12.104 chilometri, poco più piccolo della Terra, e una massa di 4.87•1024 kg, circa l’81.5% di quella terrestre. Tuttavia, la superficie del pianeta è molto diversa da quella della Terra ed altrettanto per la sua caldissima atmosfera.

La superficie di Venere è stata plasmata da eventi vulcanici passati, che hanno causato la formazione di enormi pianure laviche, montagne isolate, canyon, creste, valli, vulcani e formazioni geologiche a forma di clessidra chiamate “tessere”. Il terreno è punteggiato inoltre da numerosi crateri da impatto, simili a quelli sulla Luna, ma ci sono anche grandi pianure che ne sono prive, indicando che il pianeta ha subito un intenso vulcanismo in epoca relativamente recente.

La superficie di Venere è caratterizzata da più di 1.500 vulcani con varie dimensioni, ma per fortuna molti di questi sono inattivi. Se guardate la foto in basso, al centro vedete il Sapas MonsQuesto vulcano ha una larghezza circa di 220 Km ed una altezza di 1.500 m, dietro a sinistra vediamo Ozza Mons, poi abbiamo Maat Mons di nuovo al centro e alla sua destra Ongwuti Mons. Se osservate bene, vedrete delle zone chiare: sono le colate laviche che si estendono anche per centinaia di Km attraverso le pianure… pensate che la base di questo vulcano misura circa 400 Km!!!


Sapas Mons Venere
L’immagine mostra monti e colate laviche di Venere. Credit: NASA/JPL

Rotazione e orbita

Venere ruota lentamente su se stesso in senso contrarioViene definita rotazione retrograda agli altri pianeti del Sistema Solare, con un periodo di rotazione di circa 243 giorni terrestri. Inoltre, il pianeta completa una rivoluzione intorno al Sole in circa 225 giorni terrestri, che è meno di un anno terrestre. Ciò significa che un giorno su Venere dura più a lungo di un anno venusiano.

Il fatto che la rotazione di Venere attorno al proprio asse sia retrograda, implica che il Sole sorge ad ovest e tramonta ad est, ma poi continua a girare attorno al pianeta per sorgere nuovamente ad occidente e tramontare ad oriente, circa 116 giorni dopo. Questo fa sì che le giornate e le notti su Venere siano molto più lunghe delle nostre, con un ciclo completo giorno notte che dura circa 117 giorni terrestri.

Atmosfera

La sua atmosfera è molto densa e composta principalmente di anidride carbonica (CO2) al 96.5%, con tracce di azoto, acido solforico e altre sostanze. La pressione atmosferica sulla superficie del pianeta è circa 90 volte quella della Terra, il che significa che la densa atmosfera di Venere esercita una forza superficiale estremamente alta al suolo.

A causa dell’effetto serra causato dall’alta concentrazione di CO2 nell’atmosfera di Venere, la temperatura superficiale media del pianeta è di circa 460°C, rendendolo il pianeta più caldo del Sistema Solare, anche più di Mercurio, che è il più vicino al Sole.

I venti atmosferici sono molto forti e soffiano ad altissima velocità, talvolta fino a 360 km/h. Queste correnti circolano intorno al pianeta ad altezza elevata, con una velocità di rotazione che è quindi molto più veloce della rotazione stessa del pianeta. Inoltre, l’atmosfera di Venere ospita anche molte nubi, che sono principalmente costituite da acido solforico. Ecco il motivo per cui io lo chiamo il “gemello cattivo”.

A causa di queste condizioni estreme al suolo, l’esplorazione di Venere è stata molto difficile. La temperatura estremamente alta e la pressione atmosferica fanno sì che nessun lander o rover inviato finora sia sopravvissuto per più di alcune ore. Tuttavia, le missioni spaziali recenti hanno utilizzato radar e altre tecnologie avanzate per studiare la superficie del pianeta e l’atmosfera a varie altitudini.

Nell’immagine successiva sono visibili le montagne più alte di Venere, i Maxwell Montes ed altre caratteristiche degne di nota come numerose montagne, corone, crateri da impatto, tessere, creste e colate di lava, di cui abbiamo parlato prima.


Venus Image B
La sonda Magellano è stata in grado di scrutare attraverso le spesse nubi venusiane e di costruire l’immagine qui sopra, la macchia luminosa sotto il nord centrale è la montagna più alta di Venere, ossia i Maxwell Montes. Image Credit: SSV, MIPL, Team Magellan, NASA

Esplorazione

Venere è stato uno dei primi pianeti del Sistema Solare ad essere esplorati dalle missioni spaziali. La prima sonda ad avvicinarsi a Venere è stata la Mariner 2, lanciata nel 1962 dalla NASA. Successivamente, diverse sonde sono state inviate su Venere, tra cui le sovietiche Venera e le Pioneer Venus, Magellan e Venus Express della NASA. In particolare, la missione Magellan ha anche mappato la superficie del pianeta con un dettaglio senza precedenti.

Ma questo bellissimo pianeta ha una grande peculiarità,  la sua elevata luminosità, ed è così perché è coperto da nubi che riflettono la gran parte della luce del Sole; queste nuvole sono giallastre perché contengono molto zolfo e acido solforico.

Il bel pianeta però è sfortunatissimo, non ha lune… noi terrestri abbiamo la nostra Luna, Marte di Lune ne ha duePhobos e Deimos, ha numerosi satelliti persino PlutoneCaronte, Notte, Idra, Cerbero, Stige (tra le altre cose anche lui è arrabbiatissimo perché lo hanno degradato a Pianeta Nano… ma sarà per la prossima storia…). 

Gli scienziati dicono che probabilmente Venere, abbia avuto un impatto rovinoso con la sua luna e che la prova del “reato” sia stata coperta dai continui flussi vulcanici.

Come abbiamo già notato, Venere (ed anche Urano) ruotano sul loro asse in senso orario rispetto agli altri pianeti del nostro Sistema Solare… anche se gli scienziati non possono esserne davvero certi, pensano che questa particolare rotazione potrebbe essere stata causata dal famoso impatto cosmico col suo satellite. E per oggi è davvero tutto, a presto!!!