Una roccia di 4.6 miliardi di anni…

Dall’Erg un reperto davvero prezioso, una roccia extraterrestre davvero antica

È sempre piacere rivedervi, prego sedetevi comodi, perché vi vorrei raccontare che cosa ho scovato ultimamente, di solito vi porto a passeggiare per l’universo, ma oggi mi piacerebbe farvi entrare nel caldo deserto. Siamo nel Sud Ovest dell’Algeria e l’Erg Chech è una parte quasi disabitata del grande deserto del Sahara, una regione davvero desertica ed inospitale, ed è una vasta distesa sabbiosa. Ma è proprio qui che sono state trovate delle strane rocce che hanno al loro interno dei bellissimi cristalli verdi. Detto così sembra una cosa banale, ma non lo è affatto!!!

Infatti, ad un’analisi più attenta, si è capito che queste rocce provengono dallo spazio e sono pezzi di vecchi residui di materiale che risalgono agli albori del Sistema Solare. Questi “sassi” trovati sono tutti pezzi di un meteorite noto come Erg Chech 002, che è la roccia vulcanica più antica mai trovata, essendosi fusa molto tempo fa nel fuoco di un antico protopianeta ormai scomparso.

La roccia chiamata Erg Chech 002 è una cosiddetta “acondrite non raggruppata”.


Pyroxene Megacryst cluster
L’immagine mostra un ammasso di cristalli di pirosseno contenuta nell’Erg Chech 002. Credit: Marcin Cimala

Le acondriti sono rocce formate da planetesimiUna teoria largamente accettata, afferma che i pianeti si formino grazie a granelli di polvere che collidono e si aggregano per formare corpi sempre maggiori, come per esempio i protopianeti. fusi.

La maggior parte di queste acondriti, appartiene al cosiddetto clan dei meteoriti o acondriti HEDHowardite Eucrite Diogenite, si ritiene che questo gruppo di meteoriti si siano staccate dall’asteroide 4 Vesta, uno dei più grandi asteroidi del Sistema Solare. Un altro gruppo di acondriti è chiamato angrite,Il gruppo prende il nome dal meteorite di Angra dos Reis. Sono le rocce ignee più antiche, con età di cristallizzazione di circa 4.56 miliardi di anni. che condivide un corpo madre non identificato.

Analizzando gli isotopi del piombo e dell’uranio presenti nell’Erg Chech 002, gli studiosi hanno calcolato che le rocce ritrovate hanno circa 4.5 miliardi di anni, con un’approssimazione sperimentale di circa 120.000 anni.

E questa è una delle età più precise mai calcolate per un oggetto proveniente dallo spazio, questi risultati però, mettono in dubbio alcune ipotesi comuni sul Sistema Solare primordiale.

Sento già un ma… aspettate un momento che vi spiego tutto quanto!!!


Angra dos Reis meteorite
L’immagine mostra un meteorite di Angrite Piroxenite Plutonica. Credit: National Museum of Brazil

Sappiamo tutti dai miei articoli precedenti, che il nostro Sistema Solare si è formato da una immensa nube di gas e polveri circa 4.567 miliardi di anni fa, e tra i molti elementi presenti in questa nube c’era l’alluminio, che si presentava in due forme: la prima è la forma stabile, l’alluminio-27. La seconda è l’alluminio-26, un isotopo radioattivo prodotto principalmente dalle stelle che esplodono, che decade nel tempo trasformandosi in magnesio-26.

Bisogna dire che l’alluminio-26 è molto utile per due ragioni: la prima per gli studiosi che vogliono capire come si è formato e sviluppato il Sistema Solare, perché siccome decade nel tempo, loro possono usarlo per datare gli eventi, in particolare i primi quattro o cinque milioni di anni di vita del nostro sistema; e poi perché gli scienziati pensano che sia stato la principale fonte di calore del primissimo Sistema Solare. Questo decadimento ha influenzato la fusione delle piccole rocce primitive che in seguito si sono raggruppate per formare i pianeti.

Ma per utilizzare questo elemento chimico bisogna capire se fosse diffuso in modo uniforme o se era concentrato in alcuni luoghi rispetto ad altri, e per comprendere ciò si dovrebbe calcolare con molta accuratezza l’età assoluta di alcune antiche rocce spaziali.

L’esame con il solo alluminio-26 non permette però ai ricercatori di farlo, perché decade velocementeDopo circa 705.000 anni, metà di un campione di alluminio-26 sarà decaduto in magnesio-26.. Infatti l’elemento chimico è utile per determinare l’età relativa di diversi oggetti, ma non la loro età assoluta in anni.

Ed è per questo che gli studiosi hanno pensato di incrociare i dati sull’alluminio-26 con quelli sull’uranio e sul piombo, questo perché esistono due importanti isotopi dell’uranioUranio-235 e Uranio-238., che decadono in diversi isotopi del piombo.Rispettivamente Piombo-207 e Piombo-206.

Gli isotopi dell’uranio invece hanno emivite molto più lungheRispettivamente 710 milioni di anni e 4.47 miliardi di anni., ed è per questo che i ricercatori hanno pensato di usarli per capire direttamente quanto tempo fa sia avvenuto un evento.

Dallo studio fatto dai ricercatori, si è scoperto che Erg Chech 002, contiene un’elevata abbondanza di piombo-206 e piombo-207, oltre a quantità relativamente elevate di uranio-238 e uranio-235 non decaduti, questo ha permesso di stimare l’età precisa della roccia con molta precisione, e dimostrato inoltre che il corpo madre della roccia deve essersi formato da materiale contenente una quantità di alluminio-26 tre o quattro volte superiore alla fonte del corpo madre delle angriti.

Tutto questo dimostra che l’alluminio-26 era effettivamente distribuito in modo non uniforme nella nube di polvere e gas che ha formato il nostro Sistema Solare. Visto che belle pietre ultra millenarie che si trovano sulla terra???


Sahara space rock
L’immagine mostra ancora un cristallo di pirosseno all’interno di una roccia. Credit: Wikimedia Steve Jurvetson