Stasera aragosta… con la Lobster Nebula

NGC 6357, Pismis 24-1 e le nuove stelle… e la Lobster Nebula


No, non vi sto invitando a cena, stasera vi voglio portare in un posto davvero particolare… oggi ho “scoperto” una nuova Nebulosa la Lobster nebula, o nebulosa Aragosta… se volete saperne di più… Accomodatevi…

Il suo vero nome è NGC 6357 nella costellazione dello Scorpione; si, oggi parliamo degli artropodi… ma no, no non è una lezione di biologia, stiamo ancora parlando di astronomia… ascoltatemi… siamo a 8000 anni luce di distanza dalla Terra, e questa nebulosa a emissione si estende per circa 400 anni luce. Se guardate attentamente, li dentro ci sono alcuni ammassi stellari aperti, tra cui Pismis 24, dove potrete notare delle giovani stelle massicce… e se guardate bene al centro, c’è Pismis 24-1, una delle stelle più massicce che si conoscano attualmente.

Sì, avete ragione, vista così non sembra, ma è 200 volte più luminosa del nostro Sole. Esaminando meglio questa porzione di nebulosa si possono notare delle altre stelle brillantissime e blu… le vedete bene nell’immagine successiva.
L’idrogeno gassoso ionizzato forma poi la parte della nebulosa di color rosso… ma non c’è solo l’idrogeno lì dentro… c’è anche un complesso di gas che grazie a vari meccanismi più o meno “esotici”, ovvero campi magnetici, venti interstellari, gravità, pressione di radiazione… si “ingarbuglia” con la polvere interstellare formando le nuove stelle, lo so, sembra di essere nella stanza di uno stregone… ed in effetti è proprio così.
Infatti nella parte inferiore della nebulosa si notano delle stelle in formazione.


NGC 6357, Lobster Nebula, DECam, NOIRLab’s Cerro Tololo
Nell’immagine vediamo NGC 6357, ripresa dal DECam da 570-megapixel US Department of Energy-fabricated Dark Energy Camera at NOIRLab’s Cerro Tololo Inter-American Observatory in Chile è uno degli strumenti più potenti in astronomia e astrofisica. Credit: noirlab. 

L’oggetto che ha catturato tutta questa bellezza si chiama DECam (Dark Energy Camera), montato sul telescopio Victor M.Blanco all’osservatorio interamericano Cerro Tololo in Cile; per questa immagine sono stati utilizzati dei filtri a banda stretta… va bene sento già il vocio… vi posso dire che mediante questi filtri, dalla luce della stella gli astronomi ricavano le informazioni sulla chimica, sui moti e le temperature interne degli astri. E direi che per stasera è tutto, alla prossima volta!!!