Ritornando insieme a OSIRIS REx

Finalmente OSIRIS REx è tornata alla base con un piccolo regalo

Ragazzi ho una grandissima news!!! È atterrata nel deserto dello Utah, con dei pezzi di rocce e polveri raccolte dall’asteroide Bennu, la sonda OSIRIS REx.Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification and Security – Regolith Explorer. Questa raccolta potrebbe raccontarci le origini dell’acqua sul nostro pianeta e i primi giorni del Sistema Solare vecchio 4.5 miliardi di anni.

La missione è cominciata nel settembre del 2016, ed aveva diversi obbiettivi, tra cui quello di raccogliere un campione incontaminato di regolite carbonacea, del peso di almeno 60 gr circa dall’asteroide vicino alla Terra 101955 Bennu, precedentemente noto come 1999 RQ36 e di portarlo sulla Terra. Bennu è un antico asteroide ben conservato, che si trova attualmente a più di 321 milioni di Km dal nostro pianeta.

Tra gli altri compiti OSIRIS Rex ci sono anche:

∙Quello di mappare le proprietà globali, chimiche e mineralogiche di un asteroide carbonaceo primordiale per caratterizzare la sua storia geologica e dinamica e fornire un contesto per il campione recuperato.
∙Documentare la distribuzione, la morfologia, la geochimica e le proprietà spettrali della regolite al sito in cui sarà prelevato il campione a scale progressivamente inferiori, fino a quelle millimetriche.
∙Misurare l’effetto YORPEffetto Yarkovsky–O’Keefe–Radzievskii–Paddack, oltre all’irraggiamento del calore assorbito dal Sole, influisce anche sulla variazione della velocità di rotazione dei corpi di piccole dimensioni del sistema Solare, come gli asteroidi. di un asteroide potenzialmente pericoloso e individuare le proprietà dell’asteroide che contribuiscono a tale effetto, ed infine dovrà fornire degli utili elementi di confronto per le osservazioni da terra e valutare la loro capacità di caratterizzazione della popolazione di asteroidi carbonacei del nostro Sistema Solare.


Bennu Asteroid
L’immagine mostra Bennu, antico asteroide. Credit: NASA/Goddard/University of Arizona/Lockheed Martin.

La missione ha avuto successo e la sonda ha consegnato il campione di Bennu alla Terra il 24 settembre 2023. Gli studiosi credono che i campioni ottenuti possano dare indizi sulla formazione del nostro Sistema Solare, questo perché pensano che gli asteroidi non siano cambiati molto dalla nascita del nostro vicinato cosmico, e che ci possa essere all’interno della sonda, del materiale di partenza non solo per costruire le parti rocciose del nostro pianeta, ma anche per fornire l’acqua che costituisce il nostro sistema idrologico.


OSIRIS REx
L’immagine mostra la capsula di ritorno del campione della missione OSIRIS-REx della NASA è vista poco dopo l’atterraggio nel deserto. Credit: NASA/Keegan Barber

Gli scienziati non conoscono esattamente la quantità di campione contenuta nel contenitore, ma sospettano che sia il più grande mai raccolto da un asteroide, con un peso di circa 250 gr. quasi il peso di un Puck di Hockey. In questo modo avranno a disposizione più materiale da analizzare.


OSIRIS REx, return,
L’immagine mostra la capsula con all’interno i campioni raccolti, di OSIRIS-REx della NASA poco dopo l’atterraggio nel deserto dello Utah, domenica 24 settembre 2023. Credit: (NASA/Keegan Barber)

Vediamo che cosa troveranno questi ricercatori, vi terrò aggiornati sulle loro scoperte!!! A presto!!!!!