Cassiopea A e la NIRCam e l’eco di luce
Come sempre resto estasiata dalle immagini che gli strumenti moderni ci regalano, chissà se Galileo li vedesse, scommetto che gli si illuminerebbero gli occhi e direbbe tutti miei e guai a chi li tocca!!!
Ma oggi siamo di nuovo qui per parlare della NIRCam… eh lo so ne ho appena parlato qualche giorno fa… ma siccome loro lavorano alacremente alla scoperta dell’Universo… lo faccio anch’io per voi!!!
A 11.000 anni luce nella costellazione di Cassiopea troviamo il resto della supernova Cassiopea A o abbreviato Cas A, che si stima sia esploso circa 340 anni fa dal nostro punto di vista. Ed è proprio li che la NIRCam ha “ficcato” stavolta il suo lungo occhio. Del resto Cas A è uno degli oggetti della Via Lattea più studiati in tutto lo spettro delle lunghezze d’onda.
Ma guardando questa immagine… non vi sembra una boccia brillante da mettere sull’albero di Natale??
Lo so ho una fantasia molto galoppante, ma che cosa ci posso fare… sono così, comunque, la visione ad alta risoluzione della NIRCam svela dettagli intricati del guscio di materiale in espansione che si scontra con il gas liberato dalla stella prima della sua esplosione.
La luce infrarossa è invisibile ai nostri occhi, quindi i processori di immagini e gli scienziati traducono queste lunghezze d’onda di luce in colori visibili. Infatti in questa nuovissima immagine a colori di Cas A, la NIRCam ha svolto il suo compito alla perfezione ed ognuno di questi colori indica una diversa attività che si svolge all’interno del resto della supernova.
A prima vista, l’immagine NIRCam può sembrare meno colorata di quella MIRI. Tuttavia, ciò dipende semplicemente dalle lunghezze d’onda in cui il materiale dell’oggetto emette la sua luce.
I colori più evidenti nella nuova immagine di Webb sono gli ammassi rappresentati in arancione brillante e rosa chiaro che costituiscono il guscio interno del resto della supernova. La visione nitida di Webb è in grado di rilevare i più piccoli nodi di gas, composti da zolfo, ossigeno, argon e neon provenienti dalla stella stessa.
In questo gas è incorporata una miscela di polvere e molecole, che alla fine diventeranno componenti di nuove stelle e sistemi planetari. Alcuni filamenti di detriti sono troppo piccoli per essere risolti anche da Webb, il che significa che sono paragonabili o inferiori a circa 100 unità astronomiche.Una unità astronomica é la distanza media fra il Sole e la Terra, che è grosso modo di 149 600 000 km. In confronto, l’intera Cas A si estende per 10 anni luce, ovvero 60 trilioni di Km.
Ecco perché i ricercatori sono rimasti assolutamente sbalorditi anche da un’affascinante caratteristica nell’angolo in basso a destra del campo visivo della NIRCam, indicato nel riquadro 4 nell’immagine. Hanno chiamato questa grande chiazza striata Baby Cas A, perché sembra una progenie della supernova principale.
Come ricordato prima, si tratta di un’eco di luce, in cui la luce della vecchia esplosione della stella ha raggiunto e riscaldato la polvere lontana, che brilla mentre si raffredda. L’intricato disegno della polvere e l’apparente vicinanza di Baby Cas A a Cas A stessa sono particolarmente intriganti per i ricercatori. In realtà, Baby Cas A si trova a circa 170 anni luce dal resto della supernova.
Direi davvero incredibile!! Allora cosa ne dite delle fantastiche immagini che ci ha regalato stavolta la NIRCam? A presto con nuove ed emozionanti immagini.