Le “isole magiche” di Titano

Titano

Eccovi qui, oggi avrei delle strabilianti novità, volete leggerle? Qualche tempo fa ho parlato della grandissima luna di Saturno? Mi state dicendo che non vi ricordate di Titano?… Ma com’è possibile? Allora dovete per forza andare a cercarla nei miei “vecchi” articoli.

Come vi dicevo prima Titano è una delle lune più grandi che appartengono a Saturno, pensate è più grande persino di Mercurio; il suo raggio misura circa 2.575 km. E tra tutte le lune è anche l’unica ad avere una spessa e densa atmosfera di colore arancione, che è molto ricca di metano e diverse altre molecole organiche a base di carbonio; la sua superficie è costellata da dune di materiale organico e grandi e stabili bacini.

Ma ora veniamo alla scoperta: l’orbiter Cassini, scansionando la superfice di Titano, ha svelato un piccolo segreto, ossia la presenza di enormi mari e laghi di metano liquido, uno addirittura Il mare chiamato Ligeia Mare, che misura circa 147.000 km quadrati; per cui fin qui nulla di particolare… ma la cosa strana è che prima di tutto in questi mari ci sono onde che si innalzano di pochi millimetri, e poi si vi si trovavano delle “isole” di materiale mutevole, che possono durare da poche ore a diverse settimane o anche di più. Ora: alcuni studiosi hanno pensato che queste strutture potevano essere dei depositi porosi di molecole organiche, tipo pietra pomice, che formandosi e congelandosi nell’atmosfera, cadono verso il suolo e si raccolgono proprio in questi bacini.


Lakes and seas on Titan
L’immagine mostra le regioni polari settentrionali di Titano al centro, mentre a sinistra si possono notare numerosi laghi e a destra vediamo un grande mare. Credit: NASA/JPL-Caltech/ASI/USGS; left and right: NASA/ESA. Acknowledgement: T. Cornet, ESA

Ma lasciate che vi racconti di più… è proprio nell’atmosfera di Titano che avviene la trasformazione dei gas come metano e azotoNell’atmosfera di Titano di questi gas ce ne sono in abbondanza. in composti organici; e sorprendentemente questi gas quando raggiungono la superficie si trasformano diventando solidi, e questa “magia” avviene anche sulla superficie dei laghi. Ecco perché queste strutture che sembravano essere temporanee vengono chiamate “Isole Magiche”, infatti se fossero strutturate come una spugna piena cioè per lo più di spazio vuoto, dovrebbero semplicemente galleggiare, ma se invece fossero solide, potrebbero o galleggiare a seconda della loro composizione, o affondare per finire sul fondale dei laghi o dei mari. Gli studiosi pensano che il materiale solido che atterra sulla superficie e, per caso, nei laghi o nei mari, deba essere di natura porosa ed è questo che gli da la capacità di galleggiare.


Titan Lake
L’immagine nel vicino infrarosso mostra un riflesso speculare, o sunglint, del lago di idrocarburi chiamato Kivu Lacus su Titano. Lago relativamente piccolo dato che ha una superficie di quasi 80 Km. Credit: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/University of Idaho

E con queste immagini decisamente straordinarie vi saluto, a prestissimo!!!