K2-18 e i suoi interessanti “bambini”

Un esopianeta davvero interessante vicino a K2-18

La ricerca scientifica di cui vi vorrei parlare oggi è davvero interessante, già vi sento mormorare e ne avete ben ragione, ma senza farvi attendere oltre… partiamo??? Forza che vi devo portare a 120 anni luce di distanza dalla Terra.

EPIC 201912552 o K2-18, è una nana rossa in direzione della costellazione del Leone, mentre i suoi “bambini” cioè i due pianeti che gli orbitano attorno sono EPIC 201912552 b e EPIC 201912552 c; e noi li chiameremo K2-18 b e K2-18 c.

Ma oggi parleremo in particolar modo di K2-18 b, che come dicevo prima orbita attorno alla sua stella nana rossa K2-18. Dovete sapere che questi due oggetti hanno le dimensioni comprese tra Nettuno e la Terra e sono differenti anche da qualsiasi pianeta del nostro Sistema Solare. Infatti questi “sub Nettuni” sono poco conosciuti, come anche la loro atmosfera.

K2-18 b, possiede quasi nove volte la massa della Terra, ed ha un’orbita di 33 giorni; l’ipotesi che i ricercatori fanno su questo sub-nettuno, è che possa essere un esopianeta hyceanHydrogen (idrogeno) e Ocean (oceano), ipotetico tipo di pianeta abitabile con un oceano globale e un’atmosfera ricca di idrogeno che sarebbe in grado di ospitare la vita..


spectrums K2-18 b
L’immagine mostra gli spettri di K2-18 b ottenuti con gli strumenti NirIssNear-Infrared Imager and Slitless Spectrograph. e NirSpec Near-Infrared Spectrograph. di Webb. Credit: Nasa, Csa, Esa, R. Crawford (Stsci), J. Olmsted (Stsci), N. Madhusudhan (Cambridge University)

L’abbondanza di metano e anidride carbonica, insieme alla scarsità di ammoniaca, supportano l’ipotesi che in questo bell’esopianeta possa esserci un oceano d’acqua sotto un’atmosfera ricca di idrogeno. Queste osservazioni iniziali le ha fornite il telescopio Webb, inoltre, ha prodotto un possibile rilevamento di una molecola chiamata DMSdimetilsolfuro, con formula chimica (CH3)2S, la sua produzione è imputabile principalmente alla degradazione del Dimetilsolfoniopropionato (DMSP), un metabolita di alcune alghe marine. che non si sa bene da dove arrivi. La maggior parte del DMS presente nell’atmosfera terrestre è emesso dal fitoplancton negli ambienti marini. Anche se non c’è esatta certezza che questa molecola complessa sia davvero presente sull’esopianeta, gli studiosi sono certi che con le prossime osservazioni che il Webb eseguirà potranno essere in grado di stabilire se il DMS sia effettivamente presente nell’atmosfera di K2-18 b.

Con questo non sto dicendo che, malgrado K2-18 b si trovi in una zona considerata “abitabile” e ospitando molecole contenenti carbonio, necessariamente il pianeta possa supportare la vita. Le grandi dimensioni del pianetaPossiede un raggio pari a 2.6 volte quello della Terra. significano che al suo interno contiene probabilmente un ampio mantello di ghiaccio ad alta pressione come Nettuno, ma con un’atmosfera più sottile ricca di idrogeno e una superficie oceanica. Anche se si suppone che questi mondi oceanici abbiano “oceani” d’acqua, è anche possibile però che i bacini oceanici siano troppo caldi per essere abitabili o liquidi.

I subnettuniani sono tipi di esopianeti diffusi nella galassia, a volte è davvero difficile “esplorarli” perché le loro stelle “madri” sono talmente grandi e luminose da mettere letteralmente in ombra i propri figli. Per cui bisognerà aspettare che K2-18 b transitiCioè che possiamo rilevare un calo di luminosità quando passa davanti alla sua stella ospite. davanti alla luce della propria stella madre.

E per oggi direi che è davvero tutto!!! A presto con altre novità!!!