L’infuocante abbraccio di WASP 69b

… così stretto che sembra far sciogliere WASP 69b

Salve, benvenuti… oggi vi va di sedervi e prendere un te freddo con me? Il motivo? Stiamo per andare su un nuovo esopianeta chiamato WASP 69b, dove sembra che sia sempre estate, no, non portate le pinne e la maschera… perché temo non troveremo posti dove nuotare… ma siete pronti? Dai che partiamo!!!

Come vi dicevo poco prima, il nostro bell’esopianetone gassoso è grande circa come il nostro Giove, ed è distante dalla Terra 160 anni luce, ma la cosa che lo rende davvero particolare è che sta orbitando un pelino troppo vicino alla sua stella e questo lo fa diventare decisamente troppo caldo. Ma tutto questo per i nostri esopianeti sembra essere quasi la normalità, è vero… ma una cosa davvero particolare è che mentre l’atmosfera del pianeta sfugge nello spazio, i venti stellari che provengono dalla sua stella ospite lo fanno sembrare una “cometa con la coda”, questa scia che il pianeta produce è lunga più o meno 563.300 Km… una cosa davvero particolare no?


WASP-69b
L’immagine artistica mostra come potrebbe presentarsi l’esopianeta in evaporazione WASP-69b, insieme alla sua coda cometaria. Credit: Osservatory W. M. Keck/Adam Makarenko

Il nostro WASP 69b è detto anche ” tipo Pegasi, o Giove Caldo”,È un pianeta extrasolare la cui massa è confrontabile o superiore a quella di Giove (1.9×1027 kg), ma che, a differenza di quanto avviene nel sistema solare, dove Giove orbita circa 5 UA dal Sole, orbita molto vicino alla propria stella madre. è un pianeta davvero gigante e gassoso che orbita un po’ troppo vicino alla sua stella… ed infatti il suo periodo orbitale è di 3.9 giorni terrestri… come paragone Mercurio che è il pianeta più vicino al Sole ha un’orbita di circa 88 giorni.

Ma non solo la stella del pianetone gli sta sottraendo l’atmosfera, ma gli sta “rubando” gas… facendogli perdere la sua massa atmosferica e formando così una lunghissima e sottile coda: ecco, ora si può capire come i venti stellari influiscano davvero sui pianeti che orbitano vicini attorno alle loro stelle. Ad esmpio, il pianeta Mercurio soto l’azione dell’irraggiamento e del vento solare, disperde nello spazio sodio ionizzzato che forma una sorta di lunga coda “cometaria”.


Sodium Emission in Mercury's
L’immagine mostra il sodio rilevato dalla sonda MESSENGER. Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Per osservare la dispersione dell’atmosfera di WASP 69b si è utilizzato uno strumento davvero sensibile chiamato NIRSpec,Near-Infrared Spectrograph sviluppato per ottenere maggiori informazioni sulle origini dell’universo, osservando la luce infrarossa delle prime stelle e galassie. queste indagini hanno mostrato che i gas in fuga sono principalmente idrogeno ed elio, che vengono plasmati e spinti per migliaia di chilometri dalle radiazioni del vento stellare.

Tutto questo da l’idea di stare a guardare una grossissima cometa, con una coda così lunga da risultare quasi irreale… e anche stavolta spero di avervi raccontato qualcosa di davvero incredibile… allora a presto!!!