Nettuno

Il pianeta oscuro chiamato Nettuno

Eccovi, mi sembra di essere in una serie tv, ogni settimana ci troviamo qui e vi racconto qualcosa sui pianeti e le loro lune, oggi tocca a Nettuno, il dio del mare. Vi ricordate Cicerone? Era il primo degli autori romani a comporre delle opere filosofiche in latino e scrisse questo nel suo trattato ‘Sulla natura degli dei’“ …Il primo regno, cioè il dominio su tutto il mare, fu affidato a Nettuno che la tradizione vuole fratello di Giove…”

Ops, scusate… ma voi siete venuti qui per leggere qualcosa sul pianeta, non sul dio Nettuno!!! Avete ragione… cominciamo?

Nettuno è stato il primo pianeta individuato grazie ai calcoli matematici dell’astronomo matematico Urbain Le Verrier, che utilizzò le previsioni basate all’ipotesi sull’esistenza di un pianeta ancora sconosciuto, per spiegare le differenze tra l’orbita osservata di Urano e quella prevista dalle leggi di Keplero e Newton. Contemporaneamente a Le Verrier, anche il matematico John Couch Adams stava svolgendo gli stessi calcoli, l’uno all’insaputa dell’altro, arrivando alle stesse conclusioni. Ma il vero scopritore del pianeta fu Johann Galle: scoprì il pianeta nel 1846 dandogli il nome del dio romano del mare, come suggerito da Le Verrier.

Scuro, freddo e sferzato da venti supersonici, il gigante di ghiaccio Nettuno è l’ottavo e più lontano pianeta del nostro Sistema Solare. Distante dal Sole più di 30 volte la Terra, Nettuno è l’unico pianeta non visibile a occhio nudo e nel 2011 ha completato la sua prima orbita di 165 anni dalla sua scoperta nel 1846.
Nettuno è così lontano dal Sole che il mezzogiorno inoltrato ci sembrerebbe un tenue crepuscolo, la luce che vediamo sulla Terra è circa 900 volte più intensa di quella che vedremmo su questo lontano pianeta.

Nel 1989 una grande tempesta di forma ovale nell’emisfero meridionale di Nettuno, soprannominata “Grande Macchia Scura”, era abbastanza grande da contenere l’intera Terra. Da allora quella tempesta è scomparsa, ma ne sono apparse di nuove in diverse parti del pianeta.


Neptune and his stain
L’immagine ripresa dalla Voyager 2, mostra la Grande Macchia Scura insieme alla macchia luminosa che la accompagna; sul lato ovest è visibile la caratteristica luminosa in rapido movimento chiamata Scooter. A nord di questa, è visibile una banda di nubi luminose simile alla striscia polare meridionale. Credit: NASA/JPL

Il suo raggio è di quasi 25.000 Km, ed è circa quattro volte più largo della Terra, se questa fosse grande come una monetina, Nettuno sarebbe grande come una palla da tennis; dista mediamente 4.5 miliardi di Km dal Sole, ossia 30 unità astronomiche: da questa distanza, la luce solare impiega 4 ore per compiere questo tragitto.

Un giorno su Nettuno dura circa 16 oreIl tempo necessario a Nettuno per compiere una rotazione. e compie un’orbita completa intorno al Sole in circa 165 anni terrestri.

A volte Nettuno è ancora più lontano dal Sole di Plutone: siccome questo pianeta nano ha un orbita altamente eccentrica, ciò lo porta all’interno dell’orbita di Nettuno per un periodo di 20 anni ogni 248 anni terrestri. Questo passaggio, in cui Plutone è più vicino al Sole di quanto non lo sia Nettuno, è avvenuto più di recente, dal 1979 al 1999. Comunque i due pianeti non potranno mai scontrarsi, perché per ogni tre giri che Nettuno compie intorno al Sole, Plutone ne compie due. Questo schema ripetuto impedisce l’avvicinamento dei due corpi.

L’asse di rotazione di Nettuno è inclinato di 28 gradi rispetto al piano della sua orbita intorno al Sole, un’inclinazione simile a quella di Marte e della Terra. Ciò significa che Nettuno vive le stagioni proprio come noi sulla Terra; tuttavia, poiché il suo anno è così lungo, ognuna delle quattro stagioni dura più di 40 anni.


Neptun clouds
L’immagine a colori fornisce una prova evidente del rilievo verticale delle strisce di nubi luminose di Nettuno. Le nuvole sono state osservate nella parte orientale di Nettuno, la “linea” su un pianeta dove la luce del giorno incontra l’oscurità. La loro larghezza varia da 50 a 200 Km. Credit: NASA/JP

Nettuno ha 14 lune conosciute: la più grande prende il nome di Tritone e fu scoperta il 10 ottobre 1846 da William Lassell, solo 17 giorni dopo quella del pianeta da parte di Johann Gottfried Galle; poiché Nettuno prende il nome dal dio del mare, anche le sue lune hanno il nome delle varie divinità marine minori e ninfe della mitologia greca.

Tritone è l’unica grande luna del Sistema Solare che gira intorno al suo pianeta in direzione opposta ossia su un’orbita retrograda, il che suggerisce che un tempo poteva essere un oggetto indipendente catturato da Nettuno. La luna è estremamente fredda, con temperature superficiali che si aggirano intorno ai -235° C: eppure, nonostante il freddo profondo di Tritone, Voyager 2 ha scoperto dei geyser che spruzzano materiale ghiacciato verso l’alto per oltre 8 Km. Da allora la sottile atmosfera è stata rilevata dalla Terra diverse volte e si sta riscaldando, ma gli scienziati non sanno ancora perché.


Neptune show it's rings
La NIRCam (Near-Infrared Camera) del telescopio Webb ha catturato diversi anelli stretti e luminosi, oltre alle bande di polvere più deboli del pianeta. Credit: NASA, ESA, CSA, STScI

Nettuno ha almeno cinque anelli principali e quattro archi di anelli prominenti di cui siamo a conoscenza. Partendo dalla prossimità del pianeta e spostandosi verso l’esterno, gli anelli principali sono denominati Galle, Leverrier, Lassell, Arago e Adams. Si ritiene che gli anelli siano relativamente giovani e di breve durata.

Il sistema di anelli di Nettuno presenta anche particolari ammassi di polvere chiamati archi. Quattro archi importanti, chiamati LibertéLibertà., EgalitéUguaglianza., FraternitéFraternità. e CourageCoraggio., si trovano nell’anello più esterno, Adams. Gli archi sono strani perché, secondo le leggi del moto, dovrebbero distribuirsi uniformemente anziché rimanere raggruppati. Gli scienziati ora pensano che gli effetti gravitazionali di Galatea, una luna appena all’interno dell’anello, li stabilizzi tutti.


Neptune's moon
L’immagine mostra le lune che seguono tutte orbite prograde e sono incastonate tra gli anelli di Nettuno (non mostrati). L’orbita di Tritone è retrograda, il che suggerisce che si tratta di un oggetto della Fascia di Kuiper catturato e quindi un lontano cugino di Plutone. Le lune interne potrebbero essersi formate dopo la cattura di Tritone, avvenuta diversi miliardi di anni fa. Credit: NASA, ESA, and A. Feild (STScI)

Nettuno ha preso forma come il resto del Sistema Solare, circa 4.5 miliardi di anni fa, quando la gravità ha attirato gas e polveri vorticose fino a formare questo gigante di ghiaccio. Come il suo vicino Urano, Nettuno si è probabilmente addensato più vicino al Sole e si è spostato nel Sistema Solare esterno circa 4 miliardi di anni fa.
Insieme ad Urano, Nettuno è uno dei due giganti di ghiaccio del Sistema Solare esterno; l’80% o più della massa del pianeta è costituita da un fluido caldo e denso di materiali “ghiacciati” acqua, metano e ammoniaca, sopra un piccolo nucleo roccioso e la sua densità è la più grande tra i pianeti giganti.


Thermal images of Neptune
Immagini termiche di Nettuno scattate tra il 2006 e il 2020; le prime tre immagini (2006, 2009, 2018) sono state scattate con lo strumento VISIR del Very Large Telescope dell’ESO, mentre l’immagine del 2020 è stata catturata dallo strumento COMICS del Subaru Telescope. Dopo il graduale raffreddamento del pianeta, il polo sud sembra essersi riscaldato drasticamente negli ultimi anni, come mostra un punto luminoso nella parte inferiore di Nettuno nelle immagini del 2018 e del 2020. Credit: ESO/M. Roman, NAOJ/Subaru/COMICS

Gli scienziati pensano che sotto le nubi fredde di Nettuno possa esserci un oceano di acqua caldissima, e l’acqua non bolle perché una pressione incredibilmente alta la tiene bloccata all’interno. La sua superficie non è solida e la sua atmosfera è composta per la maggior parte da idrogeno ed elio, con solo un po’ di metano. Urano, il vicino di Nettuno, è di colore verde-blu a causa del metano atmosferico, ma Nettuno è di un blu più vivo e brillante, quindi deve esserci un componente sconosciuto che causa il colore più intenso.
Il pianeta color blu elettrico, è il mondo più ventoso del nostro Sistema Solare: nonostante la grande distanza e il basso apporto di energia dal Sole, i venti di Nettuno possono essere tre volte più forti di quelli di Giove e nove volte più forti di quelli della Terra. Questi venti sferzano nuvole di metano ghiacciato attraverso il pianeta a velocità superiori a 2.000 Km/h, mentre i venti più potenti della Terra raggiungono solo circa 400 Km/h.

L’asse principale del campo magnetico di Nettuno è ribaltato di circa 47 gradi rispetto all’asse di rotazione del pianeta. Come Urano, il cui asse magnetico è inclinato di circa 60 gradi rispetto all’asse di rotazione, la magnetosfera di Nettuno subisce delle variazioni selvagge durante ogni rotazione a causa di questo disallineamento. Il campo magnetico di Nettuno è circa 27 volte più potente di quello della Terra.

E per oggi è tutto e prossimamente vedremo, anche se non fa più parte dei “pianeti” perché declassato a pianeta nano, Plutone e Caronte.