La Luna, una storia che parte da lontano

Persino nel lontano Medioevo si prendevano annotazioni sulla Luna utili ancora oggi

Oggi sarete curiosi di sapere cosa scriverò sulla Luna, ma al posto di raccontare cose già note ed annoiarvi, vi voglio parlare delle sue eclissi… giuro che troverete tutto questo davvero interessante… lo so sono eventi particolari, e quando succedono stiamo lì a guardarli con la bocca spalancata… già sento i vostri… Wow… o magari per voi sono eventi che non hanno nessuna importanza, ma senz’altro vi potranno piacere i colori che assume la nostra Luna, perché scoprirete che hanno davvero un significato.

Voi lo sapevate che le eruzioni vulcaniche esplosive possono in qualche modo interferire con la stratosfera, ma soprattutto con la Luna?

Ora accomodatevi che vedrò di spiegarvelo.

Come dicevo prima le eruzioni vulcaniche esplosive possono immettere grandissime quantità di zolfo nella stratosfera terrestre, dove producono aerosol Dispersione di particelle solide e liquide in un gas. Nel caso specifico sono minuscole particelle sospese nell’atmosfera, le quali raggiungono la stratosfera. di solfato. Queste effimere nubi perturbano il bilancio energetico della Terra, provocando delle anomalie stagionali, cambiamenti delle temperature superficiali e delle precipitazioni; non è una sorpresa quindi che l’impatto degli aerosol sulla radiazione solare cambi a seconda del livello di attività vulcanica. Ora detto questo… vi siete spaventati?… No dai, sarete perplessi… vedo già i vostri pensieri che dicono: cosa centrano i vulcani con le eclissi lunari?


This image shows the Moon at the beginning and the end of a total lunar eclipse. known as a "Blood Moon".
Questa immagine mostra la Luna all’inizio e alla fine di un’eclissi lunare totale nel gennaio 2018. La Luna diventa rossa perché è illuminata dalla luce che ha attraversato l’atmosfera terrestre. Questo colore rossastro ha fatto sì che questa eclissi lunare sia nota come “Luna di sangue”. Crediti: P. Horálek/ESO

Ve lo racconto immediatamente, nel Medioevo ci furono ben 64 eclissi lunari totali che si sono verificate solo in Europa tra il 1100 e il 1300. No, non vi sto raccontando delle favole è la verità, recentemente su Nature è stato pubblicato uno studio di Sébastien Guillet, paleoclimatologo dell’Istituto di Scienze Ambientali dell’Università di Ginevra; in questo lavoro, si sono approfonditi le rare e spesso visivamente spettacolari manifestazioni ottiche atmosferiche causate dalla presenza di veli di polvere vulcanica nella stratosfera. Fenomeni come l’oscuramento solare, le corone o gli anelli di BishopAnello luminoso e rossastro, che in particolari condizioni atmosferiche si osserva attorno al sole., la peculiare colorazione crepuscolare e le eclissi lunari totali scure, sono state a lungo considerate come presagi da registrare. I riferimenti a tali eventi hanno fornito prove indipendenti per valutare i tempi e l’impatto del vulcanismo per i periodi dal 1500 a.C. al 1000 a.C., dal 1500 al 1880 a.C. e dal 1880 al 2000 a.C..


The Sun during totality at La Silla Observatory
L’immagine mostra l’eclissi totale Solare del 2 luglio 2019, dell’Osservatorio La Silla dell’ESO in Cile. Il Sole completamente coperto dalla Luna durante la totalità, mostra la corona solare, ovvero l’atmosfera del Sole. Mentre la totalità è durata solo circa due minuti, l’eclissi è durata complessivamente oltre due ore. In basso a sinistra è visibile anche un Flare solare. Crediti: ESO/P. Horálek

La luminosità della Luna durante l’eclissi è altamente sensibile all’abbondanza di aerosol nella stratosfera. Le eclissi lunari totali scure indicano un’elevata torbidità, mentre un disco rosso indica una stratosfera chiara. Per ricostruire la passata torbidità stratosferica durante la transizione tra l’anomalia climatica medievaleOd Optimum climatico medievale, fu un periodo della storia umana caratterizzato da un inusuale clima relativamente caldo, nella regione del nord Atlantico, durato circa 300 anni dal IX al XIV secolo. e la Piccola Era GlacialeÈ un periodo di freddo che si è verificato in Europa e Nord America dall’anno 1300 al 1850. Corrisponde a un periodo in cui le temperature erano bassissime e le medie erano più basse del normale., i ricercatori hanno riesaminato un ampia collezione di fonti storiche scritte tra il XII e il XIII secolo, alla ricerca di osservazioni credibili di eclissi lunari. In Cina e Corea, le eclissi lunari sono state registrate dagli astronomi ufficiali e conservate in fonti come i trattati astronomici e i trattati dei cinque elementi delle storie dinastiche Una storia dinastica è il prodotto di un lungo e complesso procedimento di raccolta, compilazione, ricompilazione dei dati, edizione e revisione. La versione finale era redatta e riconosciuta come ufficiale durante una delle dinastie successive, ma si basava su materiali raccolti a questo scopo durante la dinastia in oggetto. ufficiali, mentre le osservazioni delle eclissi giapponesi si trovano in scritti più diversi come i diari dei cortigiani, le cronache o i registri dei templi. In Europa, gli annali e le cronache dei monasteri e delle città rappresentano le fonti principali. Nelle fonti arabe, le osservazioni delle eclissi lunari si trovano spesso nelle cronache universali.


Ghiacciaio del Rodano anno 1890
L’immagine mostra il Ghiacciaio del Rodano nel 1890.

Ghiacciaio del Rodano il 5 agosto del 2020.
L’immagine mostra il Ghiacciaio del Rodano il 5 agosto del 2020. Credit: Paola Rebecchi

Il poeta giapponese Fujiwara no Teika藤原定家, 1162-1241 d.C..scrisse nel suo diario di un’eclissi lunare insolitamente lunga e buia nel dicembre 1229, nonostante che fosse una notte estremamente serena, osservando che “era come se la Luna fosse completamente scomparsa. La colorazione della Luna è stata ritenuta così insolita che gli astronomi hanno espresso timore per il suo aspetto: per quanto riguarda la recente eclissi lunare totale, sebbene in precedenti occasioni si sia verificata la totalità, gli anziani non l’avevano mai vista come questa volta, con la posizione del disco della Luna non visibile, proprio come se fosse scomparsa durante l’eclissi. Inoltre, la durata era molto lunga e il cambiamento era estremo. Era davvero qualcosa da temere. In effetti, in settant’anni di vita non ho mai sentito o visto [una cosa del genere]; gli astronomi ufficiali ne hanno parlato con timore […]”

Ora i climatologi hanno utilizzato il resoconto di Teika e decine di altre osservazioni lunari fatte da studiosi, chierici e monaci medievali per aiutare a determinare i tempi e l’impatto delle eruzioni vulcaniche dal 1100 al 1300.
La ricerca del paleoclimatologo Sébastien Guillet, corrobora i dati estratti dalle carote di ghiaccio e potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere la Piccola Era Glaciale, e gli effetti di varie e controverse tecniche per manipolare il clima.
Sébastien Guillet dice: “Se vogliamo davvero capire come le eruzioni vulcaniche del passato abbiano avuto un impatto sul clima e sulle società, penso che dobbiamo combinare gli archivi storici, laddove sono disponibili, con le carote di ghiaccioL’analisi chimica di ogni strato di ghiaccio permette di ricavare preziosissime informazioni sul clima, con più si scende in profondità più si torna indietro nel tempo, arrivando a comprendere come fosse il clima del nostro Pianeta addirittura alcune centinaia di migliaia di anni fa. e gli anelli degli alberi, perché nessuno di questi metodi può funzionare da solo”.


strato di cenere vulcanica che si è depositata sulla calotta glaciale circa 21.000 anni.
L’immagine mostra una banda scura in questa carota di ghiaccio proveniente dal West Antarctic, è uno strato di cenere vulcanica che si è depositata sulla calotta glaciale circa 21.000 anni fa – Credit: Heidi Roop, NSF

Gli autori hanno identificato quasi 400 testimonianze che documentano un totale di 119 eclissi lunari. Di queste, 37 includevano informazioni sulla colorazione e sull’oscurità della Luna; gli scienziati possono usare entrambe le caratteristiche per determinare se e in che misura fosse presente una foschia vulcanica in quel momento.
Il team ha documentato sei eclissi lunari scure, che sono indicative di eruzioni massicce che hanno spinto gli aerosol vulcanici in alto nella stratosfera, che inizia a circa 10 chilometri sopra la superficie terrestre. Combinando questi resoconti con simulazioni di modelli, osservazioni satellitari moderne e dati sugli anelli degli alberi, il team ha stimato che le eruzioni hanno avuto luogo da 3 a 20 mesi prima delle osservazioni. Il team ha identificato altre cinque eclissi rossastre indicative di eruzioni che hanno iniettato aerosol nello strato sottostante la stratosfera; questi aerosol avrebbero avuto un impatto relativamente ridotto sul clima.
Elsa Gautier, glaciologa dell’Università di Grenoble Alpes, in Francia, coautrice dell’analisi del carotaggio in Antartide afferma: “le nuove registrazioni si allineano con le stime precedenti basate sugli strati di polvere trovati nelle carote di ghiaccio dell’Antartide e della Groenlandia. Vedere una registrazione indipendente che conferma la cronologia delle carote di ghiaccio è molto confortante”.


Eclips, Flare,
Questa immagine combina una fotografia di La Silla in luce visibile, con la complessità del campo magnetico solare durante l’eclissi. Al centro del disco solare è visibile una regione attiva ampia ma non potente. I poli del Sole sono relativamente scuri e con un maggior deflusso di ioni. Crediti: ESO/P. Horálek/SOHO (NASA&ESA)/SDO (NASA)

Kevin Anchukaitis, paleoclimatologo dell’Università dell’Arizona a Tucson afferma: “Le eruzioni vulcaniche sono il nostro unico anche se imperfetto modo di come il clima terrestre potrebbe rispondere alla futura geoingegneria solareUno dei metodi ideati per frenare l’aumento della temperatura che propone di ridurre la radiazione solare incidente sulla superficie terrestre.; capire i tempi precisi delle eruzioni può aiutare gli scienziati a migliorare i loro modelli, dice e modelli migliori dovrebbero portare a una migliore comprensione dei benefici e dei rischi della geoingegneria”.

Guillet ha trascorso un decennio a scrutare i documenti storici nel tempo libero prima di terminare lo studio delle 64 eclissi lunari totali verificatesi in Europa tra il 1100 e il 1300, “i cronisti” ne avevano documentate fedelmente 51. E per cinque di queste avevano annotato che la Luna appariva eccezionalmente scura. Segno, quest’ultimo, di un’abbondante quantità di aerosol vulcanici e, di conseguenza, di polveri nella stratosfera. Una Luna rossastra, al contrario, suggerisce una scarsità di queste polveri. Ma le polveri d’origine vulcanica non hanno effetto solo sul colore della Luna durante un’eclissi: possono ridurre significativamente la radiazione solare in ingresso, alterando così la temperatura della superficie terrestre, le precipitazioni e la circolazione atmosferica.

Clive Oppenheimer, del Dipartimento di Geografia dell’Università di Cambridge coautore dello studio, conclude “Sapevamo di queste eruzioni solo perché avevano lasciato tracce nei ghiacci dell’Antartide e della Groenlandia. Mettendo insieme le informazioni provenienti dalle carote di ghiaccio e le descrizioni dei testi medievali, possiamo ora fare stime più precise su quando e dove si sono verificate alcune fra le più grandi eruzioni di quel periodo”.

E con queste affermazioni concludo quello che volevo raccontarvi, per cui guardate bene i colori della Luna la prossima volta che la osserverete…