I raggi solari sugli scudi delle Valchirie…

Le guerriere di Odino che hanno il Sole sui loro scudi

Benvenuti, vi vorrei dire che oltre all’astronomia mi piacciono molto le leggende nordiche, ed in particolare l’Edda poetica islandese, per cui… no, niente cosmo oggi!!! Ahhh ci avete creduto?? Ma scherzavo… però la leggenda ve la voglio raccontare lo stesso!!!

Gunnr, Hildr, Skögul… erano le valchirie al servizio di re Odino…


Dall'Edda Poetica "la Profezia della Veggente".
Tratto dal manoscritto medioevale Islandese: Edda Poetica “la Profezia della Veggente”, di Sturluson Snorri. Credit: W. G. Collingwood

Le bellissime e valorose donne formidabili guerriere, che cavalcavano dei fantastici cavalli alati, venivano mandate da Odino a prendere gli eroi caduti in battaglia da condurre nel Valhalla. Quando succedeva questo, i raggi del Sole accarezzavano i loro scudi, e questi riflessi davano vita all’aurora boreale; i vichinghi dicevano che questa scia luminosa preannunciasse l’arrivo di un violento combattimento che avrebbe causato la morte di soldati valorosi, il cui spirito si sarebbe presto ricongiunto con il padre degli dei.

Questa piccola narrazione non ve l’ho raccontata a caso, perché oggi vi vorrei mostrare un video di Maurizio Vannetti, dove l’aurora boreale ripresa al Gorda che ha lasciato molti a bocca aperta; con questa rossa scia luminosa i vichinghi si sarebbero preparati alla guerra!!!


Il video mostra una bellissima aurora boreale al Gorda, ripresa il 23 settembre, inoltre, sulla destra si può anche vedere una rarissima luce zodiacale. Credit: Maurizio Vannetti

Ma Odino e le Valchirie fanno parte di un’altra epoca, la spiegazione di questo fenomeno è stata elaborata solo nel XX secolo dallo scienziato norvegese Kristian Birkeland. Le particelle cariche, elettroni e protoni, sono costantemente emesse dal Sole e costituiscono il vento solare. Questo vento si abbatte sulla ionosfera terrestre, a volte accelerato a grandi velocità dalle tempeste solari e le particelle cariche vengono deviate verso i poli dalla magnetosfera, dove urtano le molecole atmosferiche.

In questo urto, le molecole vengono ionizzate perdendo uno o più elettroni e quando ritornano allo stato fondamentale di energia minima catturando elettroni emettono un fotone luminoso, ad una precisa lunghezza d’onda che il nostro occhio vede come un particolare colore. L’ossigeno produce il verde, ma ad alta quota può creare il rosso, l’azoto crea il blu e i colori possono sovrapporsi creando il viola. Onde, torsioni e flussi sono causati dalle variazioni dei campi magnetici terrestri perturbati da quelli del vento solare.

Le sagome che l’aurora produce, raccontano la storia del campo magnetico terrestre, solitamente invisibile, ed è lui che impedisce agli elementi pericolosi di raggiungerci al suolo, come le particelle cariche provenienti dal Sole. Inoltre, è proprio il magnetismo che orienta l’ago della bussola verso il nord magnetico. La maggior parte delle aurore le si può vedere ai poli, ma stavolta questo rarissimo evento lo abbiamo visto anche alle nostre latitudini.

Alla prossima con nuove e sfolgoranti fotografie!!!


Il video mostra uno startrail insieme all’aurora riprese dal Gorda. Credit: Maurizio Vannetti