Camminavamo sulla Terra, ma ora viviamo tra le stelle…

La Terra era la nostra casa…

Eccovi, mi fa tantissimo piacere rivedervi, come sempre del resto; ma questo devo dire che è davvero un giorno particolare… domenica l’11 febbraio sarà la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza!!! Ma per festeggiare questa giornata, vi piacerebbe che vi parlassi di quelle “piccole povere fiammiferaie” che hanno fatto anche loro parte della storia dell’astronomia e sono state un po’ dimenticate sotto la polvere??

… Eh lo so adesso siete curiosi, volete sapere di chi vi racconterò oggi, allora incominciamo…

Vi presento Marguerite Hessein dame de la Sablière, nata in Francia nel 1636 dama illustre, che studiò astronomia, matematica, musica ed imparò diverse lingue, tra cui il greco antico; nella sua casa ospitava diverse persone illustri come Molière, Perrault e addirittura anche Jean de La Fontaine nel 1672, dopo la morte della duchessa d’Orléans e fino alla sua stessa morte. La Fontaine la adorava e scrisse addirittura una favola su di lei, il “Discorso a Madame de La Sablière”. Pensate che Nicolas Boileau diceva che Madame aveva sempre l’astrolabio in mano; inoltre Marguerite passava tutte le notti osservando il pianeta Giove e per questo compromise la sua vista e la sua carnagione. La Fontaine diceva di lei: ella aveva “beauté d’homme avec grace de femme”.


Château de Bussy Rabutin Marguerite Hessein, dame de Rambouillet de la Sablière
L’immagine mostra Marguerite Hessein Rambouillet de la Sablière. Credit: Domaine public

Ad un certo punto della sua vita Marguerite si convertì dal protestantesimo al cattolicesimo, così si ritirò a curare i malati dell’ospedale degli Incurabili, e siccome aveva abiurato la religione protestante pochi mesi prima della revoca dell’Editto di Nantes, il re le concesse una pensione di 2.000 livres francesi. Morì il 6 gennaio 1693.

Ora però lasciatemi fare una piccola digressione, la donna di cui vi parlerò tra poco non era un’astronoma, ma fu la prima donna inglese che si guadagnò del denaro con la scrittura… ecco perché vorrei includere anche lei nel mio…”elenco”.

Il suo nome era Aphra Behn, nata il 10 luglio 1640 a Wye, un villaggio della contea inglese del Kent, e deceduta nel 1689 a Londra; le sue origini sono ancora oggi avvolte in un alone di mistero, ma quello che si sa è che scrisse delle opere teatrali che vennero rappresentate in Gran Bretagna, una in particolare era “The Emperor of the Moon, l’imperatore della Luna” pièce teatrale mostrata al pubblico nel 1687.


Aphra Behn opera Peter Lely
L’immagine mostra la scrittrice Aphra Behn, olio su tela dipinta da Sir Peter Lely nel 1670. Credit: Yale Center for British Art, bequest of Arthur D. Schlechter

Ma torniamo alle nostre amiche astronome, ora vi vorrei raccontare di una figlia “d’arte”, avete mai sentito parlare di Maria Clara Eimmart Müller? No?… Non preoccupatevi, vi racconterò tutto io.

Maria Clara Eimmart Müller nacque nel 1676 e morì nel 1707 sempre a Norimberga; come dicevo poco fa era una figlia “d’arte” il motivo è presto detto, il padre era astronomo dilettante e aveva costruito l’osservatorio di Norimberga, che vide nella piccola Maria del potenziale per cui le insegnò la pittura, l’arte dell’incisione, il latino, il francese e la matematica… ma tutto questo alla ragazza non bastava, così si applicò con profondo interesse all’astronomia, divenendo così un’importante assistente del padre all’osservatorio.

Maria Clara Eimmart era davvero una grande osservatrice astronomica e tra gli anni 1693 e 1698 disegnò circa 250 schizzi della luna, diventando così l’unica donna di un certa importanza nella storia della selenografia, cioè la registrazione cartografica della superficie lunare.


Maria Clara Eimmart, dipinto a pastelli su cartoncino intitolato "Comete"
L’immagine mostra i disegni di Maria Clara Eimmart, dipinto con tecnica mista su cartoncino, intitolato “Comete”. Credit: SMA – Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Maria Clara Eimmart, Phase of the Moon Observed
L’immagine mostra un disegno a tecnica mista su cartoncino della fase lunare, fatto da Maria Clara Eimmart. Credit: SMA – Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

“Tabulae XII. Chartacee ceruleo colore inductae, quibus caelestium corporum quorumdam Phases a Maria Clara Eimmart depictae sunt.” Così si legge riguardo a queste rappresentazioni di fenomeni celesti dipinte a pastello su cartone azzurro da Maria. Cosa dire? Le tavole sono davvero notevoli e l’accuratezza dei disegni ancora di più, dovete pensare che la macchina fotografica verrà inventata solo nel 1839, per cui osservate da vicino la struttura dei crateri lunari perché sembra davvero una fotografia della nostra Luna. Una grande artista, non pensate?

Allora vi “regalo” ancora una riproduzione che mi piace molto, visto che il Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum dell’ Università di Bologna è stato così gentile da mettervela a disposizione.


Maria Clara Eimmart
L’immagine mostra la luna piena, disegnata da Maria Clara Eimmart con tecnica mista su cartoncino. Credit: SMA – Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Ma le nostre eroine non sono ancora terminate… ce ne sono ancora molte, che sarò davvero felice di presentarvi!! Allora cosa dite… ci vediamo presto??