La Poppa

La costellazione della Poppa… della nave Argo


Poppa
Puppis – Pup
(credit: l’Astronomia, 1985)

C’era una volta una grande costellazione… Può iniziare in questo modo la descrizione della costellazione della Poppa, che anticamente faceva parte di una costellazione molto più vasta, la nave Argo. La vastità di Argo e l’enorme numero di stelle presenti nei suoi confini, richiese per la loro identificazione nel corso del tempo, l’utilizzo dapprima delle lettere greche, poi di quelle latine sia maiuscole che minuscole, arrivando talvolta a duplicarle e triplicarle. Per comodità si iniziò a suddividere la costellazione in più componenti, ossia Carena, Poppa, Vele ed Albero. Nel 1752 Lacaille utilizzò l’Albero per creare la costellazione della Bussola e nei 1877 Gould propose la separazione delle tre parti in altrettante costellazioni, delimitate in modo definitivo nel 1930. Per queste “traversie” di suddivisione e delimitazione, la costellazione della Poppa è priva di una stella 𝛂, che è rimasta all’interno della Carena. Per tale motivo, anzichè utilizzare la culminazione alla mezzanotte locale di una stella “alfa” inesistente, per la Poppa si è scelta la stella 𝛇 (zeta, magnitudine visuale 2.2), che alle nostre latitudini lambisce l’orizzonte meridionale nei mesi invernali.

Descrizione.

La costellazione si estende su 673 gradi quadrati, soprattutto in direzione nord-sud, da circa -11° a -51° di declinazione; circonda ad est e sud la confinante costellazione del Cane Maggiore. La stella più luminosa, la zeta, è individuabile ad una declinazione di -40° sul prolungamento dell’allineamento che unisce Sirio alle sottostanti stelle delta ed eta del Cane Maggiore.

Stelle doppie.

Molte dei seguenti gruppi stellari multipli non sono visibili nella mappa allegata, ma sono comunque riportate e sono rintracciabili mediante strumenti software astronomici freeware di uso comune.

Δ 23 (6h 3.5m —48° 27′); le due stelle gialle, dì magnitudini 7.0 e 7.4, sono in lento moto orbitale, con un periodo di 464 anni. La separazione attuale è di 2″.5.
z (6h 28.6m -50° 12′); utilizzando strumenti con sufficiente potere risolutivo si capisce che il sistema è quadruplo, dato che ciascuna delle componenti più brillanti è doppia: esse hanno magnitudini 5.3 e 8.3 e sono separate di 12″.4 (è questo il sistema Δ 30). La primaria è composta da due stelle uguali che orbitano con un periodo di 52.9 anni: la loro separazione attuale è 0″.7 (sistema R 65). Le componenti della secondaria sono pure uguali tra loro ed hanno un periodo orbitale di 101 anni; la separazione attuale è di soli 0″.4 (sistema HDO 195)
Δ 31 (6h 34.5m -48° 14′); sistema composto da una gigante giallo-arancione di mgnitudine 5.0 ed una compagna bianca di 7.3, separate di 13″.
Δ 38 (7h 2.4m -43° 32′); due stelle gialle, di magnitudini 5,8 e 6,9 con una separazione 20″.4.
Σ 1004 (7h 27.1m -14° 53′); è un sistema quadruplo ma interessanti sono soltanto le due stelle giallastre e più luminose (magnitudini 6.2 e 6) separate di 2″.1. Le altre due stelline hanno una brillano più deboli di undicesima magnitudine e sono poste a 20″.4 e 42″.4.
𝛔 (7h 97.6m -43° 12′); è un bei sistema composto da una stella arancione di magnitudine 3.3 e da una stella gialla, di 8.5, posta a 22″.4.
S 552 (7h 32.2m -23° 22′); è una facile coppia di due stelle simili ( magnitudini 5.9 e 6.0) separate di 9.6″.
𝚺 1120 ( 7133,8m —14’23’ ); nota anche come V0378 Pup (la principale è una variabile di tipo RR Lyrae) è il membro più brillante dell’ammasso aperto NGC 2422 (Messier 47), visibile sul suo bordo occidentale. Le componenti principali, bianco azzurre, hanno magnitudini 5,6 e 9,8 e sono separate di circa 20″, mentre a 5″ dalla più luminosa si nota una stellina dì dodicesima magnitudine.
𝚺 1121 (7h 34.3m -14° 22′); anche questa coppia è situata nell’ammasso NGC 2422, circa 8′ ad est della precedente 𝚺 1120, con magnitudini sono 7 e 8 e separazione 7″.5.
k (7h 36.8m -26° 41′); è una bella e facile coppia: le componenti bianche quasi uguali (magnitudini 4.5 e 4.7 ) sono separate di 9″.8.
V (7h 56.8m -49° 7′); la primaria è una variabile ad eclisse ed ha una compagna di decima a 7″, più altre due ancora più deboli, a 19″ e 39″.
Δ 59 (7h 57.8m —49° 50′); le due componenti sono azzurre, di magnitudini 6.4 e 6.6 e sono separate di 16″.9.
β
454 (8h 13.9m -30° 46′); è una coppia piuttosto difficile, poichè le componenti sono dissimili in luminosità (6.6 e 7.8) e la loro separazione è di soli 2″.

Stelle variabili.

L2 (7h 12.0m -44° 33′); è una variabile semiregolare scoperta nel 1872: oscilla tra 3.0 e 6 in circa 140 giorni, ed è una delle variabili rosse più brillanti del cielo.
𝛠 (8h 5.4m —24°10′ ); è una gigante ed è il membro più brillante delle variabili del appartenenti alla classe delta Scuti, un gruppo di stelle pulsanti simili alle RR Lyrae, ma con periodi ed ampiezze di variazione ancor più piccoli. Questa stella varia tra 2.72 e 2.87 in 3 ore e 23 minuti.
RS (8h 11.2m -34° 26′); è una cefeide a lungo periodo (41.39 giorni), variabile tra le magnitudini 7.0 e 8.1.

Ammassi e nebulose.

NGC 2298 (6h 47.2m -35° 57′); è un ammasso globulare di magnitudine 10 e diametro 1′.8 piuttosto difficile.
NGC 2421 (7h 34.1m -20° 30′); è un ammasso aperto del diametro di 8′ posto in una ricca regione galattica. Si contano diverse decine di stelle deboli.
M 47 (7h 34.3m —14° 22′); è l’ammasso aperto NGC 2422 ma si ritiene di identificarlo con l’oggetto M47 indicato da Messier in una posizione errata. Il suo diametro apparente è di 25′ ed è visibile ad occhio nudo come un gruppo di stelle disperse.
NGC 2423 (7h 34.8m -13° 45′); è un altro ammasso aperto di magnitudine totale 7 e diametro 20′. Situato 40′ a nord del precedente è composto da molte decine di stelle deboli.
NGC 2439 (7h 38.9m -31° 33′); altro ammasso aperto del diametro di 9′. Una stella arancione di magnitudine 6.6 domina il campo con alcune decine di stelle più deboli.
M 46 (7h39,5m –14°42′); ammasso aperto di magnitudine totale 7 e dia-metro 24′: è un ricco complesso, scoperto nel 1771; si conta un centinaio di stelle. Al suo interno si trova allineata prospetticamente la nebulosa planetaria NGC2438.


Messier 46 and planetary nebula NGC 2438
Messier 46 e la nebulosa planetaria NGC 2438. Credit: Renato Polloni.

M 93 (7h 42.4m -23° 45′); è anche NGC 2447 ed è un ammasso aperto di magnitudine totale 6.5 e diametro 25′. Scoperto da Messier nel 1781 è più prillante di M 46.
NGC 2451
(7h 43.5m -37° 51′); è in realtà un gruppo molto disperso di stelle brillanti, inclusa la c Pup, di magnitudine 3.7.
NGC 2482 (7h 52.8m -24° 10′ ); è un ammasso aperto del diametro di 18′ e con diverse decine di stelle deboli.
NGC 2489 (7h 54.2m -29° 56′); è un piccolo ammasso aperto, diametro 7′ e difficile a risolversi.
NGC 2539 (8h 84m -12° 41′); ammasso aperto di magnitudine totale 8 e diametro 21′; Io si nota a 10′ della stella, giallo-arancone 19 Pup, di magnitudine 4.6. Si distinguono alcune decine di stelle deboli.
NGC 2567 (8h 16.6m -3° 29′); altro ammasso aperto di magnitudine 8.4 e diametro 10′.
NGC 2571 (8h 16.9m -29° 35′); ancora un ammasso aperto di magnitudine 7.5 e diametro 8′.