Autore: Paola Rebecchi Data: 28 Giugno 2024

MoonIndex… per gli addetti ai lavori

Un Open Source chiamato MoonIndex

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Eccovi!!! Vi stavo aspettando con impazienza… perché??? Ma perché oggi vi vorrei presentare un prodotto pazzesco… no, non vi voglio vendere nulla, nemmeno la Luna giuro!!!

Come sempre stavo leggendo notizie fresche da darvi da leggere, quando ho visto questa… avete mai sentito parlare del MoonIndex??

No, infatti è un nuovo software gratuito chiamato appunto MoonIndex; chi lo ha creato e che cosa fa? Ve lo dico immediatamente!!!

I ricercatori italiani della Constructor University e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica hanno sviluppato un software gratuito che consente a chi vuole, compresi gli scienziati di studiare la composizione mineralogica della superficie lunare.

Il tutto è basato sugli indici spettrali,In astronomia, l’indice spettrale di una sorgente radio è una misura della dipendenza della densità del flusso radiante (vale a dire il flusso radiante per unità di frequenza) dalla frequenza. che aiutano a mappare le superfici planetarie.

Infatti ogni tipo di starato superficiale produce delle informazioni sulla presenza di determinati minerali nelle rocce o sulle proprietà fisiche, gli studiosi in questo caso hanno riconosciuto elementi organici del gruppo dell’olivinaÈ una miscela isomorfa di forsterite Mg₂SiO₄ e fayalite Fe₂SiO₄. e dell’anortosite.Roccia magmatica intrusiva composta quasi interamente (90% o più in volume) da feldspato plagioclasico.


MoonIndex 3
L’immagine composita mostra un confronto della Vallis Alpes, le macchie blu scuro sull’indice originale corrispondono all’olivina (cerchio rosso). Credit: Javier Eduardo Suárez-Valencia, Angelo Pio Rossi, Francesca Zambon, Cristian Carli, Giacomo Nodjoumi, Constructor University e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

MoonIndex
L’immagine composita mostra la Vallis Alpes sulla Luna, Gli altopiani appaiono in rosso a causa della concentrazione di agglutinati vetrosi, mentre i mari e le fuoriuscite basaltiche appaiono in giallo-verde a causa della combinazione di minerali mafici, ricchi di ferro e magnesio e poveri di silicio. Credit: Javier Eduardo Suárez-Valencia, Angelo Pio Rossi, Francesca Zambon, Cristian Carli, Giacomo Nodjoumi, Constructor University e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

Io ho fatto un riassunto di cosa fa questo software, se invece siete interessati a leggere tutto l’articolo lo trovate qui. Allora buona lettura e a presto!!!